Come gestire a distanza la mamma anziana sola. 3 piccole pratiche.
“Passo io con la spesa, mamma non uscire”. E’ l’espressione tra le più ricorrenti nella relazione tra figli e genitori anziani isolati e – molto spesso – soli ai tempi del coronavirus.
La negoziazione sulle uscite di casa vince tra le battaglie quotidiane di un figlio e riflette uno stato di apprensione che va ben oltre il pensiero del contagio nell’uscire a fare provviste. Lo abbiamo trattato più volte grazie ai recenti contributi della psicologa, Dottoressa Marcella Dittrich (clicca qui per leggere l’articolo), e con gli strumenti suggeriti dalla Dottoressa Rossana Andreotti, Counselor (clicca qui per leggere l’articolo).
“Entrano in gioco fattori profondi nella relazione tra figli e genitore” – ne parla Silvia Turzio, CEO e Co-founder di VillageCare – “Oltre alle giuste raccomandazioni resta a casa, ci accorgiamo di avere pochi strumenti per osservare l’intero svolgimento della giornata. Scopriamo di avere guardato poco o distrattamente dentro quella casa, quelle abitudini, quegli stili negli ultimi anni: cosa mangiavano, che spesa facevano, come passavano la mattina oltre al giornale e alla spesa, se vedevano con le amiche, con che frequenza, e così via. Ricordiamo l’importanza di riconoscere i progressi dei nostri genitori in questi giorni e premiare i grandi sforzi che compiono”.
Consigli ed esperienze positive di figli “caregiver”.
Per i figli che affrontano ogni giorno il tira e molla del non uscire di casa, abbiamo raccolto alcune esperienze utili da mettere in pratica, piccole e grandi esperienze positive di altri figli e chissà quante ne avremo tutti da raccontare.
- Passare dalla spesa quotidiana alla settimanale. L’uscita per la spesa da parte di un nostro genitore anziano, se tutelata e protetta, nel rispetto di tutte le disposizioni, può anche avvenire. Sconsigliamo comunque di farlo, puntando alla spesa consegnata a casa, da familiari, dagli stessi negozianti di sempre o da società specializzate: a questo proposito leggi anche qui. Il tema vero è come passare dalla spesa di tutti i giorni, un pezzettino di formaggio, l’etto di prosciutto, mezzo litro di latte, alla pianificazione degli acquisti per almeno una settimana.Tale aspetto è il più difficile. Come si supera? I suggerimenti sono molti, tra i più interessanti “il piano della cambusa” come fossimo in barca, in partenza per sette giorni, senza mai attraccare. Cosa ci portiamo per nutrirci per sette giorni? Contiamo insieme con il nostro caro i consumi di un giorno, cosa piace, moltiplichiamo per quante volte gradisce mangiarlo in settimana. E così via anche per detersivi, igiene personale, eccetera. Aiutiamo la nostra mamma anziana a comporre una spesa lungimirante.
Scrivi a info@villagecare.it per fissare subito il tuo appuntamento! - Creare piccoli frequenti momenti di socializzazione. I piccoli acquisti quotidiani, compreso il giornale, rappresentavano un momento di scambio e di relazione importanti, spesso tra persone della stessa età. Torneremo a valorizzare questi momenti, ora concentriamoci sull’aiuto che posiamo dare per sopperire ai momenti di socialità. I telefoni smartphone sono una piacevole scoperta anche per i genitori over. Con molta semplicità possiamo aiutarli ad utilizzare, ad esempio, Whatsapp per le videochiamate. Non solo una ad una, ma basta toccare l’icona aggiungi videochiamata, si può chiacchierare e vedersi in 4 persone contemporaneamente. Per il giornale invece, molte edicole consegnano a casa gratuitamente o con piccoli contributi se la fisicità della carta ha valore per i nostri cari. Per chi vuole e può osare il web, ci sono abbonamenti online, anche solo mensili, alle più diffuse testate nazionali, comprese le pagine della provincia di interesse. Tra balconi e terrazzi si può parlare e vedersi da lontano, con vicini e conoscenti si sviluppano legami nuovi nonostante le barriere del momento.
Scrivi a info@villagecare.it per fissare subito il tuo appuntamento! - Recuperare le attività creative e le abilità del passato. Quanti dei nostri genitori eccellono in attività di casa, coltivavano hobby che sapevano fare con passione. Poi il tempo e qualche acciacco impigrisce o rende più faticoso svolgerli, ma non per questo vanno abbandonate le passioni. Oggi, al tempo del coronavirus, nelle nostre case, anche i nostri genitori possono creare momenti di felicità e sentirsi appagati e utili per gli altri. E’ il caso della cucina, un piccolo regno dove più che mai trascorre il tempo nella sua lentezza, ad esempio tra il bollire le patate e l’impastare gli gnocchi, anche da seduti, senza fretta. La mamma era campionessa di piatti prelibati? Lo sarà ancora, mettetela alla prova! Oppure il piccolo verde di casa e del balcone: con l’arrivo della primavera curare il verde tutti i giorni, vederlo spuntare, crescere, esprimere colori e profumi è utilissimo e consigliato. Anche i profumi delle erbe aromatiche, da sfruttare poi in cucina, sono un buon veicolo di positività.
L’intervista e l’articolo sono a cura di VillageCare con il contributo di Silvia Turzio, CEO & Co-founder VillageCare. Il video è reale, ritrae momenti in famiglia ed esperienza diretta di Silvia.