6 luoghi comuni sul morbo di Parkinson
Le persone a cui è stato diagnosticato il morbo di Parkinson, e le loro famiglie, sono ben consapevoli dei sintomi collegati alla malattia, compresi quelli meno conosciuti.
Per coloro invece che sono alla loro prima esperienza, i luoghi comuni sul morbo di Parkinson sono tanti e non riflettono la realtà del problema.
Il sito della Fondazione Michael J. Fox ha raccolto alcuni dei più diffusi luoghi comuni sul Morbo di Parkinson:
Preconcetto Solo le persone anziane possono ammalarsi del morbo di Parkinson
Realtà Il Parkinson viene diagnosticato, in media, a circa 60 anni, ma non è una realtà assoluta e, quindi, sufficiente a descrivere la situazione. Molte persone si ammalano addirittura prima dei 40 anni. Nonostante il decorso e i sintomi siano simili, indipendentemente dall’età della persona, gli effetti sulla propria vita possono essere molto diversi, soprattutto se si hanno figli piccoli o un posto di lavoro.
Preconcetto Ogni persona colpita dal morbo di Parkinson, vive la malattia allo stesso modo.
Realtà Ogni persona sperimenta la malattia in un modo differente. Per alcuni, il tremore è il primo sintomo a manifestarsi, mentre per altri non compare per molti anni o, in alcuni casi, mai.
Chi si ammala, inoltre, non ha un aspetto particolare che lo renda riconoscibile. Tra i sintomi più comuni associati alla malattia, troviamo la riduzione progressiva della mimica facciale e la lentezza nell’andatura, ma anche in questo caso non tutti ne soffrono.
Preconcetto I sintomi sono gli stessi ogni giorno
Realtà I sintomi del Parkinson possono variare ogni giorno e ogni ora. Non puoi mai sapere se e quanto funzioneranno le medicine, nè quanto si riuscirà a dormire: senso di stanchezza e umore possono essere imprevedibili.
Preconcetto Il tremore è l’unico sintomo del Parkinson
Realtà Il tremore è il sintomo più conosciuto della malattia ma include anche una serie di altri sintomi motori e non motori. Lentezza dei movimenti, rigidità e instabilità posturale sono altre conseguenze importanti della patologia e che colpiscono il corpo, così come i disturbi del sonno, dell’umore e la costipazione.
Preconcetto Tutti i sintomi del Parkinson sono visibili
Realtà Fatica, apatia e depressione sono alcuni dei sintomi non visibili ad occhio nudo. Per alcuni, e in alcuni giorni, il morbo di Parkinson può essere una malattia “invisibile”.
Preconcetto Dopo una diagnosi di Parkinson, non c’è nulla da fare.
Realtà Per il Parkinson non c’è cura, ma la ricerca suggerisce che esistono diversi modi per migliorarne i sintomi e che ognuno di noi reagisce a suo modo.
L’esercizio fisico può migliorare i problemi a livello di equilibrio e la coordinazione motoria. Può avere inoltre un forte impatto su umore, stanchezza e altri sintomi non motori. Anche la scelta di un fisioterapista e un nutrizionista può essere di aiuto nel contrastare alcuni effetti della malattia.
Fonte: Michaeljfox.org